mercredi 24 août 2011

PRESSEUROP ORGANO DELLA UNIONE EUROPEA ??

QUESTA BREVE SINTESI DI 1000 CARATTERI COSI' COME PREVEDONO LE REGOLE DEL GIORNALE SONO STATE RIPETUTAMENTE RIFIUTATE.

VALUTATE DA VOI IL VALORE DELLE MIE PAROLE, LE MIE RESPONSABILITA' E LA MIA BUONAFEDE, NONCHE' IL MIO DIRITTO ALLA PAROLA NON CENSURATA.

ECCO IL BREVE TESTO CANCELLATO

La cosa definita UnioneEuropea presenta delle verità "lapalissiane" ed è sorprendente che queste "verità" non siano evidenziate né dai "normali" cittadini, né ancor meno da coloro che si autoconsiderano "cittadini speciali" come i giornalisti e/o i politici, senza dimenticare i suoi Ammin. i cui sforzi maggiori sono quelli di partecipare attivamente alle infinite forme di corruzione che la UE offre al suo interno dovendo pero' ammettere che taluni funzionari europei non sono né ladri, né corrotti ma si tengono passivi al piglia-piglia che fa dell'Europa una sola e grande famiglia mafiosa ! Ma di quale Unione parlano coloro che "trascinano" il corpo moribondo e gravemente ferito della nostra amata Europa detta anche γλαυκώπις ? Nessuno vuole la distruzione della realtà storica europea che si è faticosamente costruita in alcuni millenni tra guerre sanguinarie, sacrifici immensi e fatiche inenarrabili. Sono italiano e rifugiato politico protetto dall’ONU a Ginevra, alla faccia della UE.

IL ROVINOSO DECLINO DELL'EUROPA

RIPORTO PER INTERO L'ARTICOLO SCRITTO DA UN GIORNALISTA TEDESCO, PHILIP FAIGLE, SU DIE ZEIT DI AMBURGO, PUBBLICAZIONE PRESTIGIOSA E DI RIFERIMENTO. TALE ARTICOLO E' SCRITTO IN FRANCESE MA PUO' ESSERE LETTO IN QUALSIASI LINGUA POICHE' E' APPARSO POCHI GIORNI ADDIETRO SU PRESSEUROP.EU

ttp://www.presseurop.eu/fr/content/article/870591-des-lecteurs-impuissants-et-en-colere

HO RISPOSTO, LUNGAMENTE E DIRETTAMENTE SIA AL GIORNALISTA IN QUESTIONE E SIA AI GIORNALI DOVE L'ARTICOLO E' APPARSO, IVI COMPRESO PRESSEURP.EU, PREGANDO DI VOLERMI CONCEDERE UN DIRITTO DI REPLICA SUI CONTENUTI DI QUEL ARTICOLO, POICHE' CONSIDERO CHE ESSO, L'ARTICOLO IN QUESTIONE, RIGUARDA TUTTI NOI, I CITTADINI EUROPEI.

TUTTO E' STATO INUTILE......CHIUNQUE TOCCHI GL'INTERESSI DEGLI "ZOMBI EUROPEI" RISCHIA DI FARE UNA BRUTTA FINE. QUESTA E' LA RAGIONE PER LA QUALE PUBBLICO, ANCHE SE CON SCARSO O NULLO INTERESSE DA PARTE DEI MIEI SUPPOSTI LETTORI MA PER MIA FORTUNA HO, NEL MONDO, DEI FEDELI E RISPETTOSI AMICI CHE MI TENGONO IN ALTA CONSIDERAZIONE, BONTA LORO, E CHE SOVENTE DANNO SEGUITO EFFETTIVO E DIRETTO AI MIEI SCRITTI.

ECCO A VOI QUEL CHE HO COMMENTATO :


ARTICOLO APPARSO DU PRESSEUROPA.EU IL 19 AGOSTO 2011

19 août 2011 DIE ZEIT HAMBOURG

La "cosa" definita "UnioneEuropea" presenta delle verità "lapalissiane" ed è sorprendente che queste "verità" non siano evidenziate né dai "normali" cittadini, né ancor meno da coloro che si autoconsiderano "cittadini speciali" come i giornalisti e/o i politici, senza dimenticare quegli infaticabili "dinosauri" della Amministrazione Europea i cui sforzi maggiori sono quelli di partecipare attivamente alle infinite forme di corruzione che la UE offre al suo interno dovendo pero' ammettere che taluni funzionari europei non sono né ladri, né corrotti ma si tengono prudentemente in disparte agendo passivamente al piglia-piglia che fa dell'Europa una sola e grande famiglia mafiosa !!

Tornando alle verità sopra menzionate credo che basti ricordare il significato di "Unione". Ma di quale Unione parlano coloro che "trascinano" il corpo moribondo e gravemente ferito della nostra amata Europa detta anche γλαυκώπις ?? Non esiste nessuna unione, semmai della dis-unione e non meno di 400 milioni di cittadini pseudo europei NON vogliono questa unione e questa distruzione della realtà storica europea che si è faticosamente costruita in alcuni millenni tra guerre sanguinarie, sacrifici immensi e fatiche inenarrabili. Ma non dimentichiamoci che l'Unione Europea serve anche da "copertura" per gli sporchi affari degli Stati Uniti d'America come ad esempio pagarne i debiti garantendoli con il nostri beni.

Indico 400 e non 500 milioni di cittadini, poiché circa un centinaio di milioni di pseudo cittadini europei si è abilmente introdotta in questa sciagurata Unione per approfittarne e succhiarne avidamente il sangue. Chi sono questi luridi bastardi che mangiano il pane cosi’ faticosamente preparato ?? Non si possono nominare, altrimenti potremmo (io con i 400) essere accusati di chissà quale tremende colpe. False colpe che saranno immediatamente strumentalizzate politicamente dai signori rappresentanti politici della Unione Europea e dai loro instancabili « leccaculi » detti anche « funzionari europei », almeno non tutti.

La politica, quale che sia il suo colore e la sua posizione, è morta e sepolta da molti decenni, quindi non mi appello ad essa, semmai mi appello alla fredda e distaccata oggettività dei fatti che viviamo tutti quotidianamente e mi appello alla tristezza di non aver nulla capito in tempo e di non aver nulla fatto per impedire il tracollo della intera umanità e di ogni forma di vita della nostra amatissima Gaia ricordando che nella Teogonia di Esiodo essa è immortale mentre nella realtà noi siamo riusciti ad ucciderla.

Mi sembra ben evidente che Caos vorrà vendicare la sua Gaia e saremo tutti trascinati nel suo furore. Penso anche ai miei e nostri figli ed a tutti i sogni che per essi avevamo costruito e penso con orrore che i miei e nostri figli ci malediranno poiché, almeno io, presto finiro’ la mia breve passeggiata nella vita e per loro lasciamo unicamente paure e difficoltà tanto gravose quanto ingiuste, avendo noi *normali cittadini* stoltamente demandato a degli sconosciuti di agire in qualità di *buon padre di famiglia* in mia e nostra vece, inviandoli a Bruxelles e confidando loro le chiavi delle nostre case e delle nostre vite. Che essi siano maledetti in eterno e maledetti siano coloro che li proteggono.

Il nostro valente giornalista, Philip Faigle ci narra del suo incontro con uno di noi ma non fa un solo commento né pro, né contro il suo interlocutore. Ancor meno ci narra di Bruxelles e dei suoi ladri in doppio petto. Forse il *nostro* ha capito che è piu’ prudente agire passivamente e farsi gli affari proprii ??

Firmo nella mia vera qualità : vannodevanni, Rifugiato Politico proveniente dall’Italia e protetto dalle Nazioni Unite a Ginevra, Svizzera, colpevole di aver raccontato e documentato chi sono coloro che rubano ed uccidono impunemente in Italia ed in Europa.





Philip Faigle, né en 1980, est journaliste économique de l'édition en ligne de l’hebdomadaire Die Zeit. Après des études d’économie et de politique, il entre dans une école de journalisme. Il écrit pour les magazines Neon et Zeit Campus, ainsi que pour la Berliner Zeitung.

Lorsqu'un plaidoyer pour l'Europe suscite une avalanche de commentaires furieux des lecteurs, un journaliste de la Zeit décide d’aller rencontrer l’un d’entre eux. Pourquoi cette colère contre Bruxelles ? La réponse est surprenante et inquiétante à la fois.

Je fais la connaissance de M. en lisant un de ses commentaires d’un article de la Zeit. Un collègue a réalisé un entretien avec Klaus Kinkel, le dernier ministre des Affaires étrangères de Helmut Kohl, qui défend l’Europe et estime que l’Allemagne doit se porter garante des pays pauvres de l’union monétaire. L’entretien suscite près de 200 commentaires. Le numéro 105 est signé M. : "C’est comme ça quand on laisse faire les gens qui friment et qui brassent de l’air." C’est Kinkel qui est visé. Selon M., l’Europe aurait avant tout ouvert en grand la porte à "ceux qui pensent n’être responsables que de leur compte en banque". Et ceux d’en haut, comment traitent-ils ceux d’en bas ? "Comme de la merde."

Je clique sur le profil de l’utilisateur. Les lecteurs prennent des pseudonymes comme "malin", "matraque" ou "presse mensongère". Pour sa part, M. a choisi "jgmischke" [des initiales et un nom]. Il a déjà posté quelque 500 commentaires. Sous un article annonçant que la Commission européenne veut indemniser les agriculteurs ayant subi des pertes liées à l’épidémie d’Escherichia coli, il commente : "L’euro-cratie ne cesse de tomber plus bas, au point de ressembler de plus en plus à un libre-service." Parmi les commentaires sur la crise de l’euro, on compterait sans doute une bonne majorité de voix contre la monnaie unique. Mais d’où viennent donc cette déception et cette colère ?

J’envoie à M. un e-mail pour lui demander si je peux le rencontrer, car j’aimerais savoir pourquoi il est tellement en rogne – contre l'Europe, la politique. Sa réponse ne met que deux heures à arriver. Au début, M. a pris mon e-mail pour du spam, pour une blague. Mais ensuite, l'idée lui a plu. Il m’envoie son adresse : il vit dans une petite ville de l’Allemagne profonde, en Westphalie. Lorsque nous montons dans sa Fiat, je suis très surpris. Je me l’étais imaginé différent, peut-être moins normal, plus agressif. Je m'étais peut-être même attendu à un chômeur, à quelqu’un qui ne va manifestement pas bien, et je m’en veux.

"On est gouvernés par des imbéciles"

M. a 53 ans. Il me raconte sa vie, un peu excité et sans ironie. Avant de s'installer à la campagne, il travaillait à Düsseldorf, dans l'administration financière, travail qui ne le passionnait guère. Un jour, sa femme et lui ont acheté un numéro du magazine Geo qui publiait un classement de toutes les villes allemandes en fonction du niveau de pollution ; Düsseldorf affichait le pire score, tandis que la Westphalie se classait très bien. "C'est pour cela que nous sommes venus ici."

Pour lui, ce fut un tournant. Il s’est installé à son compte comme programmeur, puis ses deux enfants sont nés. M. travaillait à la maison et il était là "quand il fallait faire faire les devoirs et taper du poing sur la table". A l'entendre, c’était la belle époque. Aujourd’hui, il travaille toujours comme programmeur, mais il est salarié d’une entreprise de taille moyenne.

Côté politique, M. a jeté l’éponge il y a quelques années. Avant, il s’était présenté avec son fils au conseil municipal. Pour les Verts. Sans espoir : le village est un bastion de la CDU, depuis des dizaines d’années. M. ne mâche pas ses mots : "On est gouvernés par des imbéciles. C’est ça le problème." Lorsqu’il parle de politique, il se met en rage, et son discours laisse transparaître presque autant de colère que ses commentaires.

Bruxelles semble très loin

Pourquoi est-il si furieux ? "A la longue, l’impuissance rend furieux", me répond-il. Il a l’impression qu’on ne lui demande guère son avis. "C’est comme si on était dans un train dont les conducteurs sont saouls et foncent droit dans le mur. Les portières sont fermées et personne ne peut descendre". Lorsqu'on entend parler de l’Europe ici, dans ce salon de Westphalie, Bruxelles semble très loin. "Les règlements sur les ampoules – on n’en discute pas", dénonce-t-il ; tous ces textes sont simplement "élaborés". Et ça a toujours été comme ça, d’abord avec l’euro, et maintenant avec la Grèce, le Portugal et l’Irlande.

M. estime que le personnel politique devrait être mieux contrôlé. Et qu'il devrait même être sanctionné lorsqu’il prend une mauvaise décision. Il faudrait plus de spécialistes, et des équipes qui prennent objectivement de bonnes décisions, pas des décisions politiciennes. Plus on discute avec lui, plus on comprend qu'il n'a absolument rien d'un marginal. En fait, c'est plutôt un Allemand lambda, l'un d'entre nous. Il n’a pas de problèmes particuliers, il a un travail, plusieurs voitures – comme la plupart des Allemands.

Faut-il avoir de la compassion pour lui ? Le comprendre ? Lui reprocher de voir les choses trop simplement ? Toujours est-il que ce n’est pas seulement la politique qui s’est éloigné de lui, et que c’est aussi M. qui s’est écarté d’elle ; il a délégué la politique aux dirigeants politiques, pour ensuite dénigrer leur travail. Parfois, me confie-t-il vers la fin de notre entretien, il monte sur le toit de sa maison et regarde les étoiles à travers un télescope. Et il voit à quel point notre planète est petite, à quel point tant de choses qui l’intéressent sont dérisoires. Sur le chemin du retour, il ne me reste que cette phrase en mémoire : "Je suis trop petit pour changer le monde."

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