jeudi 30 juillet 2009

INFORMATIONS SENSIBLES VENDUES POUR MILIONS DE DOLARS PAR CERTAINES AUTORITES FEDERALES SUISSES

Envoyé le 21 mars 2008
Al Signor Procuratore di San Gallo(?)
nominato dal Parlamento Elvetico lo scorso ottobre 2007 (?) quale responsabile, con pieni poteri, per la identificazione delle persone e delle istituzioni federali svizzere che vendono a paesi e servizi d'intelligenze delle informazioni sensibili e riservatissime di carattere bancario, giudiziario ed economico industriale.
Alla attenzione dei Signori Procuratori dei vari Cantoni elvetici che potrebbero essere stati co-nominati in questa delicata indagine.
Signore, Signori,
non essendo in grado di districarmi nella complessità delle vostre leggi federali e cantonali, non avendo alcun difensore professionista poiché costoro hanno rifiutato l'incarico a difendermi, ad esempio Carlo Sommaruga, vista la "pericolosità degli eventi che mi riguardano" e considerato che esiste nel vostro paese un "potere occulto" pericolosissimo per me ma anche per i vostri avvocati, mi vedo costretto a dichiarare pubblicamente alcuni fatti che mi riguardano e che riguardano sopratutto i vostri "potenti rappresentanti politici e non".
Nella mia qualità di "rifugiato politico italiano" presente sul vostro territorio sin dal 15 marzo 2000 all'atto della mia presentazione presso le vostre autorità vi proposi (intendendo al vostro paese ed alle vostre autorità), do ut des, di fornirvi delle prove dimostranti che nel vostro paese, alcune autorità e personalità pubbliche svizzere, usavano ed usano il loro potere di accesso alle informazioni "sensibili" per venderle a nazioni ed a servizi d'intelligence straniere. In cambio delle prove e dei documenti in mio possesso, mi avevate garantito un "discreto" riconoscimento del mio "status giuridico internazionale di rifugiato" garantendomi la cittadinanza facilitata a seguito di matrimonio con una cittadina svizzera (ma anche cittadina degli Stati Uniti d'America) purché non rivelassi quel che vi avevo rivelato con documenti alla mano. Le conseguenze sono state che voi non solo avete mentito a me ma lo avete fatto al vostro popolo ed alla vostra giustizia ed allo stato di diritto che declamate essere, bugiardamente, mentre in realtà vendete tutto ed ogni cosa al miglior offerente. Ho pazientemente atteso le vostre conclusione, non avendo io alcun diritto di entrare nelle vicende di casa vostra, immaginando che mi tenevate sotto strettissimo controllo (essendo la mia vita e quella della mia famiglia da voi gestita, controllata e guidata) per la semplice ragione che volevate accertarvi chi avrebbe tentato di uccidermi per farmi tacere, per avere almeno uno dei "capi della inestricabile matassa" e poter risalire sulle complicità. Naturalmente non era importante che potessero uccidermi, come è stato tentato, oppure che potessero colpire degl'innocenti; Voi volevate identificare i vostri traditori sulla mia vita in cambio di nulla.
Da parte mia ho mantenuto, come già in precedenza per gli "affari" Lindner Elisabeth, Urs Flachsmann ed altri in merito alla uccisione dell'allora Procuratore Generale di Basilea e della Signora Carla del Ponte, allora Procuratore Federale, la parola data e vi ho messi nella condizione di tutelare gl'interessi del vostro paese. Da parte delle autorità svizzere, ad ogni livello, per contro, sono stato perseguitato, assieme alla mia famiglia, sino ad aver tentato di farmi uccidere in ospedale a Ginevra, facendo scomparire tutti i miei dossier medici e non soddisfatti delle tante porcheria alle quali mi avete sottoposto, avete falsificato atti giudiziari che mi vedevano vittima di vostri "informatori" ed agenti sei servizi segreti militari italiani, in specifico tale : Benedetto Toscanelli abitante a Worb-Berna. Tra i magistrati corrotti e pronti a falsificare fatti, eventi e dossier, vi sono alcuni personaggi a me non noti in specifico ma che se voleste sono facilmente identificabili ed in particolare vi è il magistrato di Schlosswil che avrebbe dovuto giudicare e che non solo non ha giudicato ma mi ha anche fatto pesantemente minacciare, a nome di Blocher, allora Ministro della Giustizia e della Polizia.
Una delle persone, in Svizzera, che doveva essere il mio interlocutore con riguardo alla mia protezione ed alla concessione della cittadinanza che mi avrebbe successivamente consentito di espatriare negli USA ed alla quale ero stato diretto dalle mie conoscenze ed antichi collaboratori, si chiama Christopher Blocher e costui, garantitomi da persone del livello di Licio Gelli, era e forse è ancora uno dei "fornitori d'informazioni sensibili svizzere", ma essendo un "intoccabile" ed in grado di ricattare chiunque in quanto sembra che siano molti gli scheletri negli armadi della Confederazione Elvetica, nessuno osa e oserà mai di indagare su di lui e sulla filiera ai suoi ordini all'interno del Governo Federale, delle Banche e di ogni altra realtà produttivo-finanziaria svizzera.
In oltre otto anni non vi siete mai degnati di accertare quali siano stati e siano i canali di questi tradimenti e di queste vendite d'informazioni riservate che vengono vendute a milioni di dollari da pagarsi anticipatamente su banche dei Caraibi.
Oggi, dopo aver inutilmente chiesto di essere rispettato come cittadino ed essere umano, dopo aver chiesto inutilmente la restituzione dei miei documenti e del mio passaporto e dopo avervi chiesto la restituzione della mia dignità giuridica, cosi' come la mia libertà, vi faccio dono di uno dei "capi della matassa" invitandovi di verificare con attenzione e molto rapidamente chi altri fa parte della "sceneggiata" e che puo' decidere chi far vivere e far morire chiunque tra noi.
Qui in allegato la copia della mia ennesima quanto inutile lettera spedita al vostro Ministero della Giustizia a Berna. Mi spiace se il tono della mia missiva è particolarmente duro e da l'impressione di voler offendere tutto il popolo svizzero. Cosi' non è ed ho già chiesto scusa per questo mio "refuso" ma non mi va di essere al centro del mirino dei vostri killers di stato e destinato ad una morte che le vostre autorità definiranno ufficialmente essere stata "naturale" nonostante dei vistosi segni sul mio collo vi diranno che invece sono stato strangolato, magari da quel Benedetto Toscanelli che tanto proteggete.
Prof. Alessandro Vanno de' Vanni Ginevra

Informations sensibles vendues par certaines autorites federales suisses
Alla attenzione personale della Signora Ministro della Giustizia della Confederazione Elvetica Signora Eveline Widmer - Schlumpf
e per conoscenza
al Signor Ministro Supplente Signor Moritz Leuenberger

Gentile Signora Ministro della Giustizia,
nella mia qualità ufficiale e legale di "rifugiato politico italiano" in Svizzera ho chiesto ai suoi uffici, cosi' come al suo ben poco illustre e ben poco degno predecessore, la definizione della mia condizione giuridica internazionale, ovvero di essere consegnato all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati affinché costoro prendessero la responsabilità di restituirmi lo "status di persona umana con diritti" dei quali il suo paese mi ha illegalmente, abusivamente e "manu militari", privato.
Ancora oggi, dopo otto lunghi anni, sono sprovvisto di documenti d'identità, avendomeli voi sequestrati, in special modo del passaporto avendomene il suo "altissimo ufficio" rifiutatone la restituzione. Seguento le leggi stabilite dal diritto internazionale e nazionale interno Svizzero, ho fatto richiesta al suo ufficio di "passaporto provvisorio Elvetico" per poter compiere un viaggio negli Stati Uniti d'America, unitamente a mia moglie, di cui ella ne é cittadina, intendendo essere presente e collaborare alla campagna elettorale di uno dei candidati alla Presidenza degli Stati Uniti d'America ma mi é stato ancora una volta rifiutato. Il mio essere stato un docente Universitario di Marketing e Management Politico, oltrecché un esperto di lingua e cultura latinoamericana e mia moglie una esperta in comunicazioni, poliglotta tra cui ispanofona, ci rende particolarmente indicati a svolgere il ruolo di promotori del Candidato USA, che lei ci rifiuta.
La morte della Signora Karen Ingrid Nocker, avvenuta lo scorso 7 di marzo a Ginevra e madre della Signora Manuela Birgit Vanno de' Vanni, mia moglie, c' impone di trasferire le sue ceneri negli USA, di cui ne è stata cittadina esemplare ma essendo io sprovvisto di passaporto, cio' ci è impedito. Non credete che sia troppo voler "imprigionare" anche le ceneri di una defunta oltre a praticare la persecuzione, la tortura psicologica e l'esclusione sociale per me e mia moglie, la cui unica colpa è di aver creduto in una Svizzera civile e democratica ?
La mia presenza nel vostro paese data dal 15 marzo 2000 ed in tanto tempo la vostra Polizia Federale ed i vostri Servizi d'Intelligence non hanno tovato la benché minima prova di una mia "cervellotica quanto paranoica" appartenenza a "gruppi politici" di qualsiasi origine, colore, tendenza, interesse, cosi' come non è stata mai accertata alcuna mia "amicizia o prossimità" con persone socialmente pericolose di qualsiasi nazionalità, contrariamente a quanto ha asserito l'Arma dei Carabinieri (nel contempo Arma dello Stato, Servizi Segreti Militari e Servizio "occulto" di Controllo dei cittadini italiani).
Sin dalla mia venuta in Svizzera ho depositato la domanda di protezione internazionale, secondo quanto previsto dalla Convenzione di Ginevra del 1951. L' Arma dei Carabinieri, storicamente nemica ed oppressora degl'italiani, con la quale il suo ufficio ed il suo paese si sono sempre trovati in sintonia e collaborato sul mio nome e sulla mia qualifica di rifugiato, ha fornito alla Svizzera false e gravissime informazioni sulla mia persona, nonostante il divieto assoluto dettato dalle Nazioni Unite e dalle Convenzioni Internazionali, poiché una tale pratica pone in pericolo la vita del rifugiato e della sua famiglia.
Prova di quanto da me, gravemente, asserito si trova nei documenti del Tribunale dei Minori di Roma, presso l'ufficio del Procuratore della Repubblica di detto Tribunale, Simonetta Matone, notoriamente collaboratrice dei Servizi Segreti Militari e Civili italiani e nelle mani della vostra spia: Benedetto Toscanelli, abitante a Worb, Berna ed originario di Subiaco in provincia di Roma e figlio/complice di tale Carla Scena, abitante in Ostia, Roma ed infermiera presso il locale Ospedale GB Grassi, vostri informatori.
Posso comprendere che la Svizzera non contempli il "coraggio, la lealtà, la responsabilità, l'onore" tra gli attributi trasmissibili al suo popolo, nonostante il Parlamento, lo scorso dicembre, nella sua "cacciata del diavolo Blocher" abbia dimostrato integralmente tutte queste qualità non comuni e non piu' in uso. Non credo si debba avere del "coraggio di Stato" per restituire ad un cittadino italiano il proprio passaporto e la sua propria dignità di uomo integro e degno del proprio nome e delle proprie origini, nonché creditore verso il vostro paese di "pinocchio" per il bene fattovi e per avervi dato la possibilità d'indagare sui vostri "altissimi rappresentanti pubblici" i quali vendono, letteralmente, a paesi stranieri per milioni di dollari, delle "informazioni internazionali sensibili" . Tradimento, questo, che vi ha costretti a nominare il Procuratore Generale di San Gallo, indagatore con pieni ed ampi poteri per identificare le spie che coltivate in casa vostra, in seno alla Amministrazione Federale.
Per contro, Signora Ministro della Giustizia, il Tribunale di Schlosswill, Berna, che avrebbe dovuto giudicare l'indegno e sopra ricordato, Benedetto Toscanelli, di professione spia dei Servizi Segreti Militari italiani accreditato in Svizzera, è dalla stessa Svizzera protetto al punto che la vostra magistratura ed i vostri tribunali, hanno falsificato e fatto scomparire ogni documento giudiziario che lo accusava ed accusa di delitti gravissimi.
Queste "menzogne di Stato" riconducibili alla "ragion di Stato" per cui la Svizzera giustifica ogni suo immorale, illegale ed incivile comportamento per coprire ogni inumano atto, coprendolo con il "segreto di Stato" non fa onore ad un paese che si vanta di possedere tante qualità prestigiose che in realtà non possiede e non ha mai posseduto, continuando a porsi e proporsi come "lanzichenecco" a chiunque lo paghi meglio, come storicamente è sempre stato nella vostra cultura.
In documenti precedenti vi avvertii che si sarebbe abbattuta sulla Svizzera una prima battaglia contro il segreto bancario e contro la corruzione che ne consegue, come il movimento d'ingentissimi fondi finanziarii destinati ad azioni illecite (droga et similia) e di terrorismo. Stupidamente, come è abitudine degli arroganti, mi avete ignorato. Altri, in altre circostanze ed altre situazioni , hanno ignorato le mie parola, classificandomi un "esaltato". Non riescono ancora a credere ai loro occhi per quel che è loro accaduto ed accade.
La Germania ed altri paesi, molto timidamente si stannno muovendo, come previsto e come pianificato. Il pericolo che la Svizzera riveli, subdolamente ed indirettamente, il nome di tantissimi europei dai nomi altisonanti e prestigiosi quali "clienti delle Banche svizzere", provocherebbe una vera e propria sollevazione sociale in Europa. Cio', evidentemente, mette il "freno" a queste iniziative di "annientamento delle vostre illecite e pericolose attività di tacito supporto al terrorismo ed alla criminalità internazionale".
Dovreste, Signora Ministro della Giustizia (?) della Confederazione Elvetica, mettere in conto che l'aristocrazia militare prussiano-tedesca ed il mondo ancora molto vivace del Terzo Reich, sempre presente, "Odessa imperat", non ha mai dimenticato il tradimento della Confederazione Elvetica durante la seconda guerra mondiale, quando collaborando con il Nazismo questa (la Svizzera lanzichenecca) informava discretamente (alla fine del conflitto) l'Inghilterra e gli USA dei punti deboli della Germania e dei suoi alleati, facilitandone la disfatta.
Il tradimento della Svizzera a favore degli alleati, le faceva risparmiare le "punizioni/sanzioni" degli USA e degli Alleati che si sarebbero e si sono attivate contro i collaborazionisti del III Reich. Ma presto o tardi i conti arrivano e quando il tempo è giunto, nessuna parola servirà piu'. Ne avrete le necessarie prove a momento venuto. Non chiedo di essere creduto sulla parola, Signora Eveline Widmer - Schlumpf , vista la presunzione e la indecenza delle vostre azioni. Come per il resto, avrete modo di verificare.
Il Tribunale Federale di Losanna, che da anni detiene il mio dossier e le prove documentali della mia condizione di primo "rifugiato politico italiano" a partire dalla fine della Seconda Guerra mondiale, ha avuto l'ordine "politico" del suo ufficio di nulla dire e nulla fare nei confronti dei miei diritti e del mio "status" internazionale. Ma non si diceva che la "giustizia e la Magistratura" sono autonome dal potere politico ?? Non si racconta nel mondo che siete il popolo piu' onesto e che a voi ci si deve rivolgere per far rispettare i Diritti Umani ? L'Irak fu qualificato un "paese infame" per la sua collaborazione con il terrorismo internazionale. Oggi il Pentagono, dopo ben 5 anni di studi ed indagini, rende pubblici dei suoi dossier segreti : l'Irak non aveva nulla a che vedere con "al-qaida", cosi' come io non ho nulla a che vedere con il sudiciume nel quale tentate di trascinarmi, anche attraverso la vostra corrotta magistratura.
Eppure, mi avete interrogato sotto droga, avete tentato di farmi accusare di non so piu' quanti delitti, avete cercato di farmi uccidere costruendo dei finti incidenti ospedalieri (medici complici) e avete tentato di sottopormi a pericolose "coronarografie" per inventate quanto inesistenti malattie cardiache, per potermi mettere fuori causa (eliminare fisicamente) giustificando il vostro omicidio come "incidente medico-ospedaliero".
Il Dr Sergio Fadda, di Losanna, mi aveva bene avvertito che la Polizia e lo Stato Federale Svizzero esigono continui e dettagliati rapporti sui rifugiati, da parte del corpo medico, dei farmacisti e di chiunque altro abbia pubblicamente con essi contatto. Questa è la vostra realta, questa è la realtà delle vostre ONG (Organizzazioni Non Governamentali) e delle vostre "Istituzioni Umanitarie", questo è il vostro modo di agire attraverso Google (vostri censori e grandissimi cornuti) cosi' come attraverso ogni altro strumento di comunicazione, compresi i piccioni viaggiatori che avete abbattuto. Tutto serve al suo "illustre paese di montagna" per spiare, manipolare e per occultare le vostre trame e tradimenti nei miei confronti, nei confronti dei clienti delle vostre banche e nei confronti di ogni altra nazioni od ogni altro essere umano che abita questo pianeta, voi esclusi, in quanto "benefattori della umanità" !
Guardi, lei è si un Ministro ma è anche una mamma ed è alla mamma che mi rivolgo : mi lasci tranquillo e mi restituisca quel che mi appartiene. Pensi ai suoi figli, intendendo il suo popolo, i quali non meritano che vengano guardati con sospetto e con disgusto. Esattamente quel che i vostri "agenti" tentano di compiere nei miei confronti e nei confronti della mia famiglia.
Lei si tenga i Carabinieri, le loro strategie della tensione, le loro stragi della Stazione di Bologna, i loro finti caduti di Nassirja che loro stessi hanno ucciso per "creare" la finzione dell'eroismo e la fedeltà agli USA delle Forze Armate italiane e si tenga anche le sue banche, le sue assicurazioni ed i loro fondi neri. Lei si tenga i suoi (della Svizzera) ricatti di rivelare i nomi di "prestigiosi, eminenti e corrotti europei" e mi restituisca la mia libertà ed il mio diritto di raggiungere negli USA quanti hanno contribuito, con me, alla ricerca di un mondo migliore, senza dittature e senza guerre ma anche senza infami tradimenti come quelli che appartengono alla "sua" linda e variopinta Svizzera.
Grazie per l'attenzione e mi permetta ricordarLe che la Costituzione della Confederazione Elvetica, alla quale collaboro' il grande Carlo Cattaneo (italiano) nel suo articolo 17 concede il diritto alla libertà di parola.
Prof. Alessandro Vanno de' Vanni
Ginevra

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